Lo abbo
abbo s. m.: scherzo, presa in giro; solo nel modo di dire Lo abbo ci coglie, la iastéma no: la presa in giro raggiunge il suo scopo, la bestemmia no, nel senso che mettendo una persona in ridicolo, attraverso una presa in giro si riesce a colpirla più che lanciandole contro una bestemmia. Abbo corrisponde all’italiano gabbo.
Questa forma fa riconoscere una traccia di affinità tra una parola locale (evidentemente, almeno in passato, compresa correntemente dai parlanti) e una voce dell’italiano letterario usata anche da Dante, per di più in un punto in cui è sottolineata la difficoltà linguistica della sua impresa letteraria («ché non è impresa da pigliare a gabbo / discriver fondo a tutto l’universo, / né da lingua che chiami mamma o babbo», Inferno, XXXII, 7-9).
Dal Dizionario dialettale di San Mango sul Calore di Luigi De Blasi (Firenze, 2019)