Caraonaro

Caraonaro

Fotografia di Libero de Cunzo (1976)

caraonàro s. m.: luogo dove si cuoce la legna per farne carbone. Mmiezzo a lo Caraonaro era la piazza di San Mango, nel punto più alto della collina, su cui si adagiava il paese. Veramente trattavasi solo di uno spiazzo di modesta ampiezza, su cui si affacciava un bar senza pretese (il caffè re zi’ Renzo, diventato poi caffè re Francisco, trasferito intorno agli anni ’50 a Bassolaterra): era l’unico spazio pianeggiante, prima che fosse ampliata la piazzetta che fu denominata Piazza del Santuario. «L’antica via del Carbonaro, per un’errata interpretazione della sua denominazione, fu chiamata Piazza Carbonari, con evidente riferimento ai Moti Carbonari del 1820-21. Invece nei registri più antichi del Comune, di parecchio anteriori alle vicende storiche del Risorgimento, la strada è indicata come stratta “detta del Carbonaro”» (Notizie storiche, p. 42) .

L’origine del toponimo tuttavia non risale alla lavorazione del carbone, ma probabilmente si riferiva al deflusso delle acque intorno alle mura della zona fortificata (come in altre località italiane)

sanmangonline

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